(L'ultima) estate del 2020
Progettato in tre parti ma qui nella forma integrale – 2020
Oggi tutto va bene, si inneggia alla riapertura, all’Italia che ce la fa, e vai col al turismo che NONOSTANTE TUTTO riprende; spettacoli ed eventi che un poco alla volta vengono riorganizzati ma “sempre nell’assoluto rispetto delle REGOLE.”
Oggi tragedia: nuovi focolai, locali che vengono chiusi, multe salate ai trasgressori, gente che fugge dai villaggi turistici infettati.
Oggi di nuovo; dai che ce la facciamo! Tutto ok! Sulle spiagge i bagnini e gli albergatori sono contenti. Riaprono persino le discoteche, secondo le regole ovviamente: si può ballare seduti e distanziati. Ma davvero si può?
Alla fine arriva ferragosto; I “giovani” sempre più indisciplinati calano a frotte dalle località estere infette e affollano i luoghi della MOVIDA senza ritegno.
Il governo centrale emette un nuovo decreto: chiudere le discoteche e mascherina in faccia dalle 18 alle 6 in luoghi vagamente definiti come: “piazze, slarghi, vie, lungomari ove per le caratteristiche fisiche sia più agevole il formarsi di ASSEMBRAMENTI anche di natura spontanea e/o occasionale”
Ecco di nuovo quella parola, assembramento, ripetuta fino alla nausea in tutti i giornali e telegiornali e in rimbalzo continuo su tutti i social.
Gli assembramenti non erano permessi neanche nel 1939, in Italia, specialmente nella colonia di confino politico dell’isola di Ventotene.
E’ vero quindi; alla fine sono rimasto intrappolato nel flusso schizofrenico delle notizie, cercando conferme o smentite delle stesse nel mondo reale.
Il mondo reale: ora somiglia troppo ad un brutto sogno, dove le cose che conosci sono diventate distorte e inquietanti.
Anche adesso l’incubo continua. In ogni caso, spero di svegliarmi presto.